In base a tali parametri e all’emanazione di specifiche circolari e norme2, sono state avviate le procedure di valutazione di tutto il patrimonio archivistico statale che è entrato così a far parte del conto generale del patrimonio dello Stato3.
Gli stessi criteri sono stati utilizzati anche per la stima dei beni archivistici delle regioni e degli enti locali4.
Da questi brevi cenni emerge dunque una prospettiva che induce a concepire e trattare l’archivio come un bene economico patrimoniale, e ciò fin dalla sua formazione, dato che anche la sua corretta gestione e conservazione influiscono sulla valutazione economica.
Ma c’è di più. Gli archivi non costituiscono solo beni demaniali che lo Stato può valutare per migliorare i suoi conti: l’archivio, se gestito secondo i dettami della disciplina archivistica, costituisce una risorsa strategica che rende possibile nell’immediato un risparmio economico.
Un archivio ordinato e correttamente tenuto consente infatti un più rapido recupero dei documenti e dunque delle informazioni in essi contenute, evitando eventuali contenziosi e garantendo efficacia, efficienza, economicità e trasparenza. Senza contare che, grazie alle periodiche operazioni di selezione, esso occuperà un minor volume di spazio (non solo fisico, ma anche digitale!) riducendo il dispendio di risorse finanziarie.
In una prospettiva futura lo stesso archivio, divenuto storico, potrà essere valorizzato e finalizzato, oltre che più “tradizionalmente” alla ricerca, anche alla comunicazione e al marketing, producendo quindi un ritorno di immagine che si potrà tradurre anche in termini economici.
Tali considerazioni possono essere estese agli archivi prodotti da soggetti privati, che seppur non oggetto della normativa ricordata sopra né sottoposti alla maggior parte dei vincoli legislativi che riguardano gli archivi pubblici, dovrebbero essere alla stessa stregua considerati e gestiti come una risorsa economica. Basti pensare al fatto che i documenti prodotti dalle aziende vengono annoverati dagli esperti del settore fra i cosiddetti beni intangibili (intangible assets) che stanno assumendo un ruolo crescente ai fini della valutazione economica delle imprese.
Gli asset intangibili rappresentano infatti, nel loro insieme, il patrimonio di conoscenza di un’organizzazione, di cui gli archivi sono una parte fondamentale5.
Per questo vanno considerati, tenuti e valorizzati in tutte le fasi della loro gestione come elementi in grado di accrescere il valore di un’azienda.